CINDERELLA

Chiara era un ricordo, o forse solamente un sogno. Il corpo magro privo di forme, la pelle candida, gli occhioni da cucciola, le efelidi attorno al naso all’insù e i lunghi capelli castani formavano un delizioso avatar di carne. Quattordici anni appena compiuti, prima liceo, ragazza a posto, ubbidiente, buoni voti, pochi amici, nessun fidanzato. Chiara passava le giornate nella sua cameretta rosa, circondata dagli orsacchiotti e dalle bambole. Sua madre, accostando l’orecchio alla porta per controllare se tutto andava bene, poteva sentire distintamente il ronzio del processore, quello che i suoi genitori le avevano comprato per il compleanno. Le avrebbe fatto comodo per la scuola, pensavano…
Ma nella cameretta Chiara non c’era. Vi si trovava il suo corpicino, le caviglie strette dagli elastici dei calzini di cotone, quelli coi disegni scozzesi, la gonna sotto il ginocchio e le mutandine di cotone, assolutamente rosa, e poi gli elastici per i capelli e il ferretto ai denti per correggerle il sorriso. Tutto quanto era lì, disteso sul letto, ma Chiara era altrove, anzi non era era neanche più Chiara. Nei luoghi che amava visitare, rapita dal cybersonno, l’innocente ragazzina si faceva chiamare Cinderella. Laggiù il suo corpo era quello di una donna fatta, eppure quando accettava un incontro era costretta a rivelare la sua vera natura. Questo mandava sempre su di giri l’altro, e l’altro poteva essere tante cose…
Tutto era iniziato per gioco, perchè queste cose incominciano sempre così. Un’amica le aveva dato gli accessi per i mondi proibiti, quelli ormai lasciati fuori controllo dalla polizia della rete. Laggiù si aggiravano gli orchi e i vampiri, e le emozioni forti erano sempre assicurate.
La prima volta fu un banale incontro random. L’avatar dell’uomo le si avvicinò con un sorriso stretto, il membro maldestramente allungato da alcuni programmi di dubbia fama, il corpo statuario poco credibile. Lei era rimasta lei, perchè all’inizio non era capace di alterare la sua immagine. Incominciò a giocare attingendo alla sua immaginazione. Non aveva neanche mai visto un uomo nudo, né nella realtà né tanto meno laggiù. Lui non era un esperto ma le regalò un piacere che non avrebbe mai creduto potesse esistere. Al risveglio avvertì un grande calore tra le cosce e una senzazione umida e piacevole. Mentre cercava di ricomporsi per l’esperienza appena vissuta, avvertì la mancanza, come un colpo al basso ventre che ti toglie il fiato. Il bisogno di quella sensazione le si insinuò violentemente nella testa, e non potè fare altro che riconnettere in cavi al plug sotto pelle.
Nel giro di due mesi Cinderella è diventata una habituè della Loggia, il portale di giochi erotici più in voga del momento. Gli esaltatori sensoriali di nuova generazione permettono rapporti multiplici in tempi ristretti. In questo modo la piccola Chiara riesce a soddisfare fino a trecento proiezioni in appena due ore. Le proiezioni non sono solo uomini e donne ma spesso anche creature bizzarre, oppure animali. Le era capitato di farsi penetrare dalla verga d’acciaio di un uomo di metallo, di ingoiare litri di seme rosso fuoriusciti dal membro di una creatura antropomorfa, di ritrovarsi in una stanza imbottita insieme a trentacinque incontri random in una volta sola. Chi si trovava dietro queste rappresentazioni virtuali? Durante l’atto sessuale spesso lei riusciva a riconoscere l’identità del proiettore. La maggior parte delle volte si trattava di sconosciuti, persone che probabilmente abitavano dall’altra parte del mondo, ma in un paio di occasioni intuì chi si nascondeva dietro quelle perverse proiezioni. Il professore di matematica amava assumere la forma di un uomo grosso provvisto di seni e vagina, e con un membro grande quanto un braccio. E poi c’era il prete ovviamente, quello che le aveva fatto la comunione. Non sembrava molto preoccupato di poter essere riconosciuto dentro quella Babilonia di impulsi. Il suo avatar era ottimo, assolutamente reale, e poi ci sapeva fare davvero. Più di una volta Chiara aveva pensato di fare un salto alla chiesetta in fondo alla strada e constatare di persona le qualità di Don Gilberto, ma sapeva bene che era sempre meglio non mischiare la realtà con il sogno. Ogni mondo ha le sue regole…
Anche oggi Chiara è tornata a casa con due ottimi voti. Dà un bacio alla madre che prepara il sugo in cucina e poi sale in camera per accontentare un irrefrenabile impluso che regolarmente le sale ogni pomeriggio dal basso ventre. Lei non sa che l’impulso si chiama Aphrodite, e che si tratta dell’ultimo virus elaborato dalla Hamato Videogames, la società produttrice di videogiochi per adulti più famosa della rete.

GM Willo – Altri Lavori

Foto di Daniel Fellowes:http://www.flickr.com/photos/danielfellowes/

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4 risposte a “CINDERELLA

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