All’indomani della mitica giocata del 24 novembre scorso, Walter mi viene a trovare a casa dei miei mostrandomi un reperto dimenticato della nostra storia di ragazzi. Si tratta di un grosso libro contabile le cui pagine sono per metà bianche, una sorta d’invito a riempirle di immagini e parole. Un occasione che non ci facemmo ovviamente sfuggire.
Gli ho promesso di aver cura del tomo, e di pubblicarne le sue meraviglie un pezzo alla volta. Iniziamo con gli schizzi di quella mano pigra ma geniale del vecchio Barbatrucco. Sono i Bozzetti di un Libro Perduto, una galleria di tracce del nostro passato, adesso immortalate tra le spire di milioni di pixel luminosi.