NELLA SALA FREDDA
Addome indifeso svelato
l’essenziale
nel taglio ghiacciato
longitudinale.
Lembi lividi
riversi
sul marmo avviliti e arresi
alla storia cruda.
Sangue fermato a metà strada.
Ribrezzo gustoso di occhi affamati
sgranati
sul fragile umano.
Agevole e miserabile
l’accezione del lontano.
Lo specchio inappellabile del finale
sottrae l’ immagine
dell’accessorio prediletto.
Nelle autopsie affettando
non c’è più traccia di arroganza.
sVanna
***
INCUBI REALI
Maiali sulle nuvole
scrofe immerse nei fondali
pioggia di piscio
corrode i mari.
Coralli rotti dal tuono dei rutti
e perle sbiadite da ciclici fetori.
Nuoto nell’aria e annego
volo nell’acqua e cado.
sVanna
***
NAUFRAGHI
Un astro antico
cade
dalla sua orbita, la costellazione
incompiuta
fuorvia vascelli già senza rotta. Risucchiati
dai gorghi del mare. Meduse
minacciose
girano a spirale
avvelenano
ventre e futuro.
espulsi fuori
dal blu oltremare,
oltre misura,
con le vele gonfie di venti
incerti
e la prua puntata
verso il cielo
che arriva
a solo uno sputo di distanza
ma non lo sfiora.
Scaraventati frantumano.
Galleggiano
tavole rotte e marinai di pelle raschiata.
Nervi scoperti e sale
vulnerabilità diffusa
totale.
sVanna
***
CALUNNIA
I demoni di carta incendiano al passaggio,
la platea applaude
poi respira profondo.
Inalata la scia di alito tossico…
si può andare tutti a morire di verde biliare.
Le voci corrose conquistano la riva, gremiscono
in una risacca di tempo.
Vanno e vengono
vanno e vengono,
hanno in ostaggio il mare.
I demoni di carta,
soddisfatti
continuano a bruciare.
sVanna
***
RIMORSI
Zombie logorroici i miei versi affannati
neanche somigliano
a queste scorribande
d’ombra, accanite
sui miei fasci nervosi, quasi arresi.
Al governo, una coda di colpa
imperversa e trasfigura la memoria
incrina e falla ogni garrito…
Che venga la notte
con tutto il suo oscuro sapere,
a vedere
come tremano i nidi delle aquile,
sotto i cieli fragili.
sVanna
***
IL SOSPETTO DENTRO
Un aspide dorme
acciambellato sul mio cuore e sogna
e tra le nebbie avvelenate della notte
morde il battito e lo ferma.
sVanna
Immagine di Charles Huxley: http://www.charleshuxley.co.nr/
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Tutto eccessivo. In linea coi tempi?
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