LA POTENZA DEL RESPIRO

Giorno per giorno.
Lo apro come si scarta il regalo di una lettera d’amore, di quelle che si scrivono a fatica, sotto candele gocciolanti che non consentono errori né stanchezze assopite.
Il sudore come cera, ghiaccia a contatto con l’alba, il suo, un salto che diviene morbido lenzuolo di un pensiero nuovo.
-Che ora è?
-Circa un’ora!
Istanti sommati ai passi presi per mano dai sensi, nel continuo rituale dell’inizio. L’inchiostro incontra il buio e porta scarpe d’argento, cammina silenziosamente tra pietre e polvere, si volta di rado se non lo si guarda come ad un sentimento.
Segna il suo percorso, è buono come il pane, il suo odore tira fuori l’anima lasciandomi il tempo anche per mangiare.
Sentimento che si snoda dal collo, dipingendosi in uno sguardo prossimo allo scoppio. Per un attimo, l’avevo immaginato guardare la mia di notte, la sua corsa che si fa volo, tutta quella luce contenuta in un bel cielo mentre i grilli lo seguono, dimenticando i malumori del tempo.
Alcune immagini sono baci per gli occhi, riescono a dire pulsando sotto la pelle, sono ombre sottili di alberi, sagome da seguire con un dito nel loro personale pensiero “Cresci, cresci, verso la mano che non ti strappa ,dove il tempo delle lacrime è già finito”.
Con questo sentimento mi faccio donna per amarlo, non ho nient’altro, solo calze smagliate e poesie per cui nessuno dovrà mai pagare. Non ho domande, né l’impazienza di tornare, solo liberi ricordi di consolanti intimità.
Il domani lo scarterò alla ricerca di un filo fresco di erba, lo difenderò dall’indifferenza cieca di strade che già conosco, dei suoi colori impressi.
L’anima non ha gli occhi finti delle macchine, la luce fioca dei lampioni, parla alle mani che giocano sui muri diventando una grande bocca che discute il silenzio, spiegando il nostro stesso respiro. Il suo inizio, la nostra storia, sempre poco distante da noi, ci separeranno solo poche spalle di gente rivestita, un muro apparente di volti , caffé fumanti e gambe accavallate.
Arriverà quel giorno.
Le mani sfacciate incrociarsi sullo stomaco che tranquillo ondeggia, il ricordo del nostro mare quieto, che trascina con il suo movimento, la sensazione di imbrunire su uno specchio di acqua ghiacciata.
Finalmente tremare anche se non abbiamo freddo, strana emozione nel trovarsi come nudi davanti ad un altro scalzo, ma entrambi con lo stesso sorriso di chi lo ha sempre concesso alla vita, e non chiede più nulla al giorno.
Che gli altri si contendano l’illusione di un sogno e a noi venga data la possibilità della buon’ora.
Destinarsi.

Miriam Carnimeo – Altri Lavori

Foto di Miriam Carnimeo

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2 risposte a “LA POTENZA DEL RESPIRO

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