Aprii gli occhi. Mi ritrovai in uno strano mondo. Il cielo azzurro splendente era il palcoscenico di strane creature.
Due elefanti, uno rosa e uno blu ballavano e saltellavano rimbalzando sulla coda. Sparirono in una bolla multicolore e al loro posto apparve un clarinetto o quello che doveva essere un clarinetto.
Il corpo era quello dello strumento ma la musica usciva da una testa di cavalluccio marino. Ogni nota era una bolla di colore che esplodeva nell’aria spargendo schizzi di colore. Mentre il cavalluccio-clarinetto suonava apparvero una coppia di ballerini di tango. Quando finirono con il loro spettacolare caschè diventarono due fili di fumo che si unirono in una spirale che mi sollevò dal terreno e si fuse con me.
Mi svegliai.
La luce sul soffitto mi fece lacrimare gli occhi e la palla appesa sotto di essa dondolava lentamente come un pendolo ipnotico. Rividi, negli strani schizzi di colore che la ricoprivano, le creature del mio sogno e sorrisi cercando di riaddormentarmi.
Chissà in quali altri mondi mi avrebbe trascinato la mia sfera di colore.
Giulia Ricco’ per la mostra SOMNIA traslochi ad arte Roma – Altri lavori di Giulia
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