La Luna è alla mia sinistra, imprigionata nel girone penultimo delle nuvole, come scatole cinesi di un cielo concentrico…
Sulla mia pelle il profumo di nuovo e sempre mio, ma riassaporo gusti che non mi piacciono più ormai…
Le soluzioni dei miei guai intanto giocano nella brezza della sera che si accovaccia come un gatto dagli occhi gialli socchiusi… giocano a nascondino coi miei sogni… ma non si stanano mai…
La Luna è imprigionata nel velo impermeabile della penultima fetta di cielo… in un’apnea che mi concede le sue grazie… mentre trattengo il suo respiro…
Pensieri in Arabesque
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