Il personaggio che ci abita.
I mille che convivono dentro.
Danzano come sul palco
di un teatro affollato.
Maschere festose
lasciano spazio consapevoli
alle altre un po’ più tristi.
Sono difficili da contare,
sapere chi o quando
entrerà in scena.
Attori per forza
senza conoscere la parte.
Sono i racconti vissuti
negli anni passati.
Sono quelli che verranno
scritti dai nostri abitanti.
Rileggendo nel tempo,
vivendoli ancora
cresceranno con noi
ricordandoci chi eravamo
cosa siamo stati,
come siamo cambiati.
Sono i nostri personaggi,
dalle molte maschere
raccolti nelle mille e mille pagine
del diario che è la memoria.
Parole ed immagine (Incoerenza) di Charles Huxley – Altri lavori
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