Chissà
Potevi essere una spugna intrisa del mio amore
La terra dove io, albero, sono cresciuto
O più semplicemente il passo leggero
Che affianca il mio cammino .
Chissà forse un filo d’erba sempre verde
L’acqua che mi fa vivere il sogno del mio sonno
Il sole che mi avvampa, la luna delle mie notti .
Lo scoppio di un petardo spezza il mio ricordo
Il fremito di un agnello in cerca di carezze
Lo ricompone.
Potevi essere una maschera io il carnevale
I coriandoli tutti i baci che ti avrei dato
Le stelle filanti gli abbracci sul mio cuore
Gli scherzi il mezzo per vederti ridere .
E potevi essere la mappa della mia strada
La statua che ammiro
Il cielo che mi piove addosso
L’aereo che mi fa alzare la testa
l’usignolo che affina il mio udito
Una cascata impetuosa ed io il fiume ansioso
Una barca senza remi io la tua vela
E la follia dei miei occhi immobili nei tuoi
La somma di tutto questo.
Ma quel giorno in mezzo al temporale estivo
Il ruggito del vento ed il fragore del tuono
Non sono riusciti a nascondermi il tuo no
Secco come la folgore il cui bagliore si è spento
Insieme alla mia speranza.
Assolo di Viola (Alias Bongianni Alessandro) – Altri Lavori
Immagine di http://www.flickr.com/photos/jrnoded/