Il piccolo esperimento di scrittura creativa di questa settimana non giocherà sulla forma della composizione ma sull’idea dietro la storia. Negli esercizi precedenti ho suggerito dei sistemi per “imboccare” la strada della narrazione grazie ad alcuni piccoli stratagemmi linguistici. Oggi invece si cercherà di fare un percorso inverso. Non saranno le parole a portarci dalla storia ma sarà la storia a suggerirci le parole.
Ma dove trovare l’idea per una storia, un racconto o anche solo un piccolo componimento di 101 parole? Quante volte ci siamo trovati davanti alla tastiera, col cursore che ci occhieggia minaccioso, e la voglia matta di buttar giù qualche frase, senza però avere la minima idea di cosa scrivere. Come trovarsi davanti da un camino pronto per essere acceso ed accorgersi di non avere i fiammiferi.
Allora, vorrei provare a giocare un po’ con l’immaginazione, attingendo, se mi è permesso, alla mia esperienza di giocatore di ruolo. Perché la forza della nostra immaginazione è capace di creare storie magnifiche…
Ripensate ad un evento recente, a una particolare situazione che avete vissuto, magari ieri o il giorno prima, qualcosa insomma di ancora molto fresco nella vostra memoria. Non deve essere per forza un evento importante, anzi… più banale e meglio è. L’importante è che sia ben impresso nella vostra mente e che possiate raccontare senza troppo sforzo anche i minimi particolari. Ad esempio: Ieri sono andato in bicicletta per la città, ho incrociato altri ciclisti e sono passato di fronte ad un parco dove c’erano alcune giovani coppie appartate.
Adesso provate a scagliare dentro questo ricordo un elemento esterno creato dalla vostra fantasia, qualcosa che possa provocare un conflitto dentro questa banale situazione. Poi fatevi delle domande.
Ad esempio: Una delle persone che ho incrociato ieri mi ha ricordato qualcuno. Chi era? Da dove è uscito? Perché mi ha guardato? Me lo sono immaginato? Ho provato a chiamarlo? A rincorrerlo?
Oppure: Tra le coppiette appartate ho riconosciuto Linda, la mia ex ragazza. Era davvero lei? Con chi era? Cosa è successo tra me e Linda? Perché mi ha sorpreso trovarla lì? Cosa provo per lei?
O ancora, se preferite qualcosa di più fantasioso: Seduto sulla panchina del parco, qualcosa che mi è difficile chiamare uomo, mi ha chiamato per nome. Chi è? Che vuole? Da dove è uscito? Perché sento che non è umano? Come mai conosce il mio nome? Possono vederlo le altre persone?
Adesso che avete la scena e l’elemento di conflitto, immaginate di agire di conseguenza. Provate a rivivere la situazione attraverso la vostra immaginazione, sentendovi liberi di agire come l’attore di un film, forzando cioè, a vantaggio della narrazione, la vostra audacia. Provate a rispondere a tutte le domande che vi siete posti, fate reagire il vostro personaggio alle sensazioni che le risposte vi sollevano. Seguite insomma il filo della storia e guardate dove vi conduce.