UNA VECCHIA STORIA DEL MARE

di Gaspare Burgio

Per dire come stanno le cose esattamente ci metterei molto più tempo del dovuto, e finirebbe tutto il rum della cambusa. Giacché una gola ha bisogno di essere irrorata e la mente affumicata per scorrere via leggera, e questa storia, per essere narrata in tutte le sue parti minute, necessita di tanta gola e molta più mente. Non vorrei inoltre tediare chi, messosi di buon cuore a prestare attenzione alle mie vicende, paga col suo tempo il mio racconto. Il quale ogni scopo può avere, nobile o meschino, ma certo non quello di dare adito a sbadigli, dato che, nella mia modesta sapienza, posso giudicarlo un racconto definibile con la qualità di straordinario.
Così mi limiterò alle sue parti essenziali, quelle che, mi pare di intuire, sono di maggior giovamento allo spirito di chi ascolta, poiché sapere é lecito, ma ben più agio si ha se dalle cose ascoltate si traggono fisici piaceri e forti emozioni.

Mare. “I Piratiiii!”. Tesoro. “Whooo…”. Sciabole. “Maledetto Don Rodriguez!”. Donna bellissima.

Grazie di aver dato ascolto alla mia vecchia voce stanca, ci vedremo ancora se le correnti del destino saranno propizie all’evento, lieto o meno questo dipenderà da quali ruoli avremmo intrapreso e quali forzieri avremmo aperto nel tempo che ci divide, amici forse ancora, nemici può essere, o tuttalpiù scheletri di fossa, quando l’ora scoccherà e dalle nostre tombe ci leveremo per bere rum e irridere chi, ancora di sangue, si agita sul mondo in cerca di avventure da noi già vissute.

Gaspare Burgio – Altri Lavori

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3 risposte a “UNA VECCHIA STORIA DEL MARE

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