IL SEME DELL’ODIO – Intervista a Jonathan Macini

In occasione dell’uscita del romanzo breve “Il Seme dell’Odio”, una straordinaria collaborazione tra Jonathan Macini e Jack Lombroso, Willoworld ha intervistato uno dei protagonisti della Giostra di Dante, il gioco di ruolo dei poeti e degli scrittori. Macini ha già pubblicato due libri, Le Rivelazioni di Giovanni Meraviglio (un viaggio introspettivo diviso in tre atti) e il recente Sebastian Claw e altri racconti. Questo lavoro, che verrà presentato su questo stesso blog il 31 ottobre prossimo, è stato portato a termine nell’arco di un mese e mezzo, in un’intensa collaborazione on-line tra i due autori, che non si sono mai conosciuti. Non è vero, Jonathan?

Infatti. Un esperienza nuova che ha dato dei risultati insperati. Incredibile quello che è possibile fare con le nuove tecnologie della comunicazione.

Sembra che in rete sia diventata una pratica molto comune, in campo artistico, collaborare a distanza. Era la prima volta per te?

Si, lo era. Ma spero di poterlo fare ancora. La Giostra di Dante e le altre piattaforme di Willoworld lasciano molto spazio a questo tipo di esperienze.

La domanda che si chiedono tutti è ovviamente, com’è questo Jack Lombroso? Di lui si sa poco o nulla. È davvero quel personaggio oscuro di cui molti parlano?

Beh, non posso dirlo con sicurezza. D’altronde non l’ho mai incontrato di persona. Ho scambiato qualche e-mail, l’ho sentito un paio di volte al telefono e in chat. Di solito mi contatta da posti strani, internet café, cabine (le ultime rimaste). Gira molto. Un giorno è Milano, quello dopo è a Monaco, e poi Londra, Edimburgo. Ho fatto fatica a stargli dietro. Comunque è un tipo sicuramente fuori dalla norma.

Infatti. Ormai Jack Lombroso è diventato una piccola leggenda. I suoi racconti sono dei veri e propri omaggi a Bukowski e Tarantino. Sarà anche così per questo lavoro a quattro mani?

Beh, anche io devo molto a quei due nomi, ma credo che ci siamo distanziati dai tipici soggetti di cui abbiamo parlato nelle altre storie. Sarà una sorpresa, vedrete…

Non ci anticipi niente?

Si tratta di un lavoro di fantasia, nella maniera più classica, ma che affronta un argomento anche troppo reale, la guerra. Troverete delle scene molto violente, tipiche dei miei ultimi racconti chtuloidi e di quelli di Jack. C’è una scena scritta da me nel terzo capitolo di cui vado molto fiero. Diciamo che mi è quasi scappata di mano…

In che senso?

È forse la scena più forte che abbia mai scritto. Speriamo di non venire censurato dalla Giostra.

Adesso mi hai messo addosso molta curiosità… Comunque, vedremo tra qualche giorno di cosa si tratta. C’è rimasto ancora qualcosa da fare oppure è già finito?

Ancora qualche dettaglio, ed il si definitivo di Jack, che deve ancora rileggere l’ultima correzione. Poi Charles Huxley si occuperà della locandina per la pubblicazione.

Infatti. L’opera avrà una pagina personale, consultabile interamente, potrà essere scaricata in formato PDF e verrà anche presentata sul sito I Silenti a capitoli. Non vediamo l’ora.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Non so ancora. Mi darò qualche settimana di pausa e poi vedrò. Ho in mente un paio di interventi per 101 Parole, forse addirittura nei prossimi giorni. Per il resto, sono contentissimo dell’ultimo libro. Finalmente Sebastian Claw ha visto la luce.

Infatti. Era una tua vecchia idea, vero? Come è stato rimettere mano ai vecchi lavori?

È stato come fare un viaggio nel tempo. Rileggendo gli appunti ho rincontrato la gente del passato, amici collaboratori, persone che non vedo più da una vita. È stata una bella esperienza, come con Giovanni Meraviglio. Pubblicandolo ho chiuso un importante capitolo della mia vita. E lo steso vale per Claw.

Le cose nuove che hai scritto hanno molto a che fare con il cyberpunk. Addirittura mischi la mitologia Lovercraftiana, a te molto cara, con Gibson. Andrai avanti su questa strada?

Penso di si. Se continuerò a pubblicare per la Edizioni Willoworld, che ha già presentato i lavori di Grezzo Illusivo, scriveró altri racconti in questo stile. Penso che il genere Cyber-Chtulhu sia da esplorare il più possibile.

E allora speriamo di leggere presto nuove storie!
Grazie a Jonathan Macini. Speriamo di farvi conoscere anche Jack. Stiamo cercando di contattarlo per un intervista, ma è davvero molto schivo.
L’appuntamento è per il 31 ottobre 2008 con IL SEME DELL’ODIO, un romanzo breve a quattro mani di Jonathan Macini e Jack Lombroso.
NON PERDETELO!

Scarica il libro: Sebastian Claw e altri racconti

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